The Green Gold

The Green Gold: equilibrio tra sviluppo e maggiore attenzione alla qualità della vita

The Green Gold: equilibrio tra sviluppo e maggiore attenzione alla qualità della vita

La nostra capacità di ridurre le emissioni inquinanti è l’unica strada per consentire di non danneggiare ulteriormente il nostro habitat. Inoltre è l’unico percorso per garantire, alle future generazioni, la possibilità di vita in un mondo in equilibrio tra sviluppo e maggiore attenzione alla qualità di vita delle persona, al loro benessere ed al rispetto della natura.

Non si tratta di una regressione alla vita arcaica. Si tratta dell’accettazione di regole che consentano il rispetto del nostro pianeta e degli abitanti.

Fonte: 2014 sciencenotes.org

Per raggiungere tale obiettivo è necessario: una consapevolezza culturale, l’utilizzo di un connubio tecnologia/materie prime (o forse meglio definirli quali prodotti della terra) considerevolmente differente rispetto all’era del carbone fossile.

Inoltre, ogni nuova tecnologia, fotovoltaico, turbine eoliche, l’elettrificazione dei mezzi di trasporto, la maggiore integrazione tra piattaforme di utilizzo hardware/software, e infine l’integrazione dei sistemi di comunicazione e dati, passa attraverso l’utilizzo di Terre Rare (Green Gold).

https://it.wikipedia.org/wiki/Terre_rare

Il know how tecnologico, la capacità di sviluppare nuova tecnologia ed il nuovo software necessario per pilotarla è ancora oggi patrimonio degli Stati Uniti.

Tutt’oggi gli Stati Uniti continuano ad essere i precursori nella sperimentazione e nell’attuazione di strategie innovative.

Di contro, circa l’80% dei metalli preziosi (Green Gold) utilizzati dagli Stati Uniti sono importati dalla Cina.

La produzione statunitense si ferma a circa 15mila tonnellate (dati 2018) contro i 120mila tonnellate anno della Cina.

A titolo di esempio: un’autovettura elettrica ha necessità di circa un kg di neodymium per il proprio motore elettrico e circa 10 kg di terre rare per le proprie batterie ricaricabili.

Materiali come il litio ed il vanadio sono indispensabili per la produzione delle lampadine a basso consumo energetico.

Nello stesso modo i pannelli solari e le fuel cell sono necessarie per i sistemi di trasporto ad idrogeno.

Nota: Produzione globale di terre rare per nazione le 2015 Credit: Weng,Zhehan et al. / Economic Geology

Questo nuovo scenario geopolitico sarà oggetto di estreme tensioni nei prossimi anni.

In particolar modo condizionerà i tassi di crescita delle economie con minori risorse (in particolare l’Europa). Queste si troveranno a dover subire, pressoché senza alcuna leva contrattuale, gli ingenti costi della transazione tecnologica.

Costi comprensivi del danno ambientale che, l’arrivo delle nuove tecnologie e lo sfruttamento delle nuove risorse sono state conseguenza della poca attenzione ambientale in Cina.

Non da ultimo, a complicare lo scenario geopolitico, il colpo di statoin Myanmar. Avvenuto ad inizio 2021 costituisce un ulteriore elemento di preoccupazione. Myanmar è il terzo produttore mondiale di Terre Rare.

Nella realtà il nostro pianeta ha grandi quantità di Terre Rare. Non siamo quindi di fronte ad un rischio di esaurimento delle stesse.

Purtroppo, le tecnologie estrattive e di lavorazione sono complesse e fonte di forte inquinamento. I progetti di estrazione in nuove aree del pianeta pertanto difficilmente otterranno una green light.

A conclusione, resta molto difficile avere economie fortemente integrate, green ed hyper-connected senza un costo. Questo in parte potrà essere ridotto soltanto allungando la vita dei prodotti e le abitudini al riciclo.