Le certificazioni ESG (Environmental, Social, and Governance) sono dei parametri di riferimento che valutano la sostenibilità di un’azienda. Non si tratta solo di ottenere un certificato, ma di dimostrare un impegno concreto verso la responsabilità sociale, ambientale ed economica.
In questo articolo, analizziamo le principali certificazioni ESG, fornendo una panoramica completa delle loro caratteristiche e dei loro scopi.
1. B Corp:
- Rilasciata da B Lab, questa certificazione attesta l’impegno di un’azienda nel generare benefici per l’ambiente e gli stakeholder.
- Le società B Corp si sottopongono a verifiche regolari per garantire il rispetto di standard rigorosi di performance sociale e ambientale.
- L’obiettivo va oltre il profitto, includendo la responsabilità per l’impatto del business.
2. Dow Jones Sustainability Index (DJSI):
- Questo indice di riferimento valuta le performance ESG delle aziende, prendendo in esame aspetti come la lotta al cambiamento climatico, la gestione del rischio e la governance aziendale.
- I parametri variano a seconda del settore industriale e solo le aziende con le migliori performance vengono incluse nell’indice.
3. Global Reporting Initiative (GRI):
- Il GRI fornisce linee guida e standard per la rendicontazione degli aspetti ESG.
- Non è un ente certificatore, ma supporta le aziende nello sviluppo di politiche ESG e nella redazione di report di sostenibilità.
4. Carbon Disclosure Project (CDP):
- CDP richiede alle aziende di comunicare i dati sulle emissioni di gas serra e le strategie di mitigazione.
- Le aziende non ottengono una certificazione, ma un punteggio sulla trasparenza.
5. LEED:
- Il Leadership in Energy and Environmental Design è una scala di valutazione per l’edilizia sostenibile.
- Stabilisce i requisiti per la dinamicità e la sostenibilità degli edifici.
6. Forest Stewardship Council (FSC):
- Promuove la gestione responsabile delle foreste in tutto il mondo.
- La certificazione FSC garantisce il rispetto della silvicoltura e la tracciabilità dei prodotti forestali.
7. Fairtrade:
- Assicura la coltivazione di prodotti nel rispetto dei diritti dei lavoratori.
- Il marchio Fairtrade garantisce un compenso equo agli agricoltori e sostiene progetti sociali e sanitari.
8. United Nations Global Compact:
- Le aziende aderenti si impegnano a seguire i principi delle Nazioni Unite in materia di diritti umani, lavoro, ambiente e anticorruzione.
Oltre alle certificazioni, esistono diversi standard e framework ESG che aiutano le aziende a comprendere i criteri, a condurre valutazioni interne e a sviluppare strategie di sostenibilità.
Tra gli standard più noti troviamo:
- ISO 14001 Sistema di gestione ambientale: Aiuta le organizzazioni a migliorare le proprie prestazioni ambientali e a ridurre l’impatto sul pianeta.Basato sul ciclo di Deming (PDCA). Può essere utilizzato come linea guida o per ottenere una certificazione riconosciuta a livello internazionale.
- SA8000 Responsabilità sociale delle aziende: Standard internazionale per la responsabilità sociale delle aziende definito dal Council of Economic Priorities Accreditation Agency (CEPAA). Si concentra sul rispetto dei diritti umani, del lavoro e sulla sicurezza dei lavoratori. Promuove il miglioramento delle condizioni di lavoro e fornisce criteri di valutazione per la certificazione.
Per il 2024, le previsioni indicano la necessità di focalizzare i piani aziendali sulla decarbonizzazione e sui rischi sociali legati all’inflazione e al carovita.
In futuro, i Rating ESG saranno sempre più interconnessi con le sfide economiche, ambientali e sociali che il mondo si troverà ad affrontare.